Latte di Mandorla: come prepararlo a casa
- Aurelia Urso
- 20 dic 2017
- Tempo di lettura: 3 min

A parte che sono 5 giorni buoni che qui si producono quotidianamente litri di latti vegetali e che non si contano più imbuti, bottiglie e ciotole (a breve un po’ di racconti circa il nostro invaghimento temporaneo per il nostro nuovo estrattore), sento sempre più persone che pian pianino e più o meno timidamente si mettono a estrarre o centrifugare per lo più frutta. Piccole bevande da gustare, perché di questi tempi aleggia una maggiore consapevolezza sull’importanza di ciò che introduciamo nel nostro organismo. E quindi giusto nel caso vi servisse un quid di ispirazione su altre varie ed eventuali da sperimentare per la vostra salute ecco una ricette che mi piace suggerirvi come prima cosa: il latte di Mandorla

E' naturalmente privo di glutine, colesterolo e lattosio. Il consumo di latte di mandorla è di grande aiuto per chi ha problemi di colesterolo e trigliceridi. Migliora i livelli del colesterolo buono (HDL) e riduce quelli del colesterolo cattivo (LDL). E’ un antiossidante naturale e contiene un alta percentuale di vitamine E. Gli antiossidanti sono utili per combattere l’invecchiamento e prevenire il cancro. Contiene inoltre buone percentuali di vitamine E, D, calcio, zinco, ferro, potassio, ecc. È consigliato in caso di diarrea e vomito, i quali causano un abbassamento dei livelli di potassio. Il latte di mandorla essendo ricco in potassio, è di grande aiuto per recuperare il minerale perduto a causa delle malattie. Ha un apporto calorico più basso del latte vaccino e del latte di soia, in genere sono presenti dalle 25 alle 50 kcal per 100 ml di latte di mandorle.
Controindicazioni:
Non esistono alimenti perfetti e il latte di mandorla non fa eccezione. Ha diverse controindicazioni ed effetti collaterali da tenere presenti prima di cominciare a consumarlo.
Le mandorle sono un alimento gozzigeno, vale a dire che contengono sostanze chimiche naturali che possono inibire il corretto assorbimento dello iodio. Di conseguenza, possono danneggiare la tiroide.
Gli alimenti di questo tipo, come la soia, il cavolo, il lino, i broccoli e le mandorle provocano un’espansione della tiroide. Se consumati in grande quantità, possono portare alla formazione di tumori perché le sostanze chimiche prevalenti in questo tipo di alimenti bloccano il metabolismo dello iodio.
Anche se gli alimenti gozzigeni possono essere pericolosi se consumati in grandi dosi, allo stesso tempo sono salutari e fanno bene al sistema immunitario. Tuttavia, chi ha problemi di tiroide deve fare attenzione con alimenti del genere. Le persone che sono a rischio di funzionalità tiroidea bassa dovrebbero evitare il latte di mandorle. Chi ha una funzionalità tiroidea sana, invece, può consumare latte di mandorle tutti i giorni in quantità moderate, senza risentire di effetti negativi a livello della tiroide.
Fatte tali premesse andiamo al procedimento: per farne uno di qualità è necessario utilizzare un estrattore di succo. Gli acidi grassi presenti nella mandorla sono molto sensibili al calore, per questo motivo è consigliabile fare un estrazione a freddo. Questo genere di lavorazione si può effettuare con gli estrattori a bassa velocità che funzionano a 40-80 giri al minuto.
Seguendo il procedimento riportato di seguito potrete ottenere un succo di mandorle con un altissima percentuale di proprietà nutritive che il vostro organismo potrà assimilare in poco tempo.
La ricetta è semplice visto che servono solo due o tre ingredienti, potete decidere voi in base ai vostri gusti se mettere più o meno acqua. Tenete conto che in genere per ogni cento grammi di mandorle si mettono dai 300 ai 500 ml di acqua.
Ingredienti
• 100 grammi di mandorle (non tostate e possibilmente biologiche)
• 500 ml di acqua
• Se preferite un prodotto dolce potete mettere un dolcificante naturale tipo la stevia.
Mettete le mandorle ammollo in acqua fredda in una ciotola per almeno 12 24 ore.

Passate le ventiquattro ore bisogna lavarle per bene con dell’acqua pulita ( quella dell’ammollo va buttata ) e aggiungere l’acqua ( 500ml per 100g di mandorle).
Accendete il vostro estrattore e con un mestolo mettete nel tubo d’inserimento mandorle e acqua contemporaneamente fino a terminare le mandorle. Una volta terminate potrete lavorare per una seconda volta gli scarti ( aggiungendo un filo di acqua per agevolare la lavorazione della coclea ). Gli scarti si possono sfruttare in diversi modi, per esempio si possono preparare biscotti e torte, ma per questo vi spiegherò prossimamente.

Come conservare il latte di mandorle?
Se avete la possibilità appena avrete finito di estrarre il vostro latte di mandorle bevetelo subito, dopo poco tempo le proprietà nutritive tendono a diminuire. Potete comunque conservarlo per uno – due giorni massimo dentro il frigorifero.
Comentarios