Estrattore vs Centrifuga: quale acquisto?
- Aurelia Urso
- 30 nov 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Le centrifughe e gli estrattori di succo sono due elettrodomestici che permettono di preparare succhi di frutta e verdura freschi e naturali. Esistono, però, delle sostanziali differenze tra essi.
La centrifuga è un elettrodomestico di piccole dimensioni, che si trova anche a prezzi piuttosto economici, dotato di lame che girano ad altissima velocità (12-14mila giri al minuto). Tale velocità sviluppa calore e quindi tende a ossidare molte delle vitamine e questo è un punto a sfavore dei centrifugati. Il succo che otteniamo dalla centrifuga, inoltre, è molto chiaro perché la frutta viene pressoché del tutto privata della fibra: avremmo sì un concentrato di vitamine, ma anche di zuccheri. Questo rende la centrifuga una bevanda non adatta a tutti, controindicata a chi è insulina resistente, soffre di sbalzi glicemici o di diabete – e chi è in sovrappeso– perché genera un immediato stato di ipoglicemia: il troppo zucchero della frutta aumenta l’insulina, l’insulina sposta all’improvviso il glucosio nelle cellule, noi andiamo in ipoglicemia ed ecco, a seguire, la sensazione di fame.
L’estrattore, agisce invece molto più lentamente (tra i 40 e i 90 giri al minuto) ‘masticando’ la frutta e la verdura, anche a foglia, non produce calore e quindi non ossida le vitamine. Inoltre mantiene molta più fibra rispetto a una normale centrifuga, con una resa superiore fino al 20%. Unico contro il prezzo, tendono a costare centinaia di euro.

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